lo so. non dovrei iniziare nuove serie prima di finire qualcuna di quelle già in corso.
ma.
la scusa numero uno, quella che mi pulisce un po' il karma (non è vero) è che un blog serio (e questo lo sarebbe?) deve parlare sopratutto delle novità (ma a voi frega davvero? bah...). la scusa numero due non esiste. questi due titoli mi incuriosivano troppo, quindi fanculo alle regole.
nina stardust l'ho preso perché dal primo momento la cover mi ha fatto un sacco di simpatia. mi ricorda vagamente i disegni in stile ran/gisele, però un po' frullati insieme con arale (che non ho mai letto, lo conosco per una sorta di coscienza collettiva, cosa che devo dire mi fa un po' di paura, non mi piace sentirmi una formica). è stata una lettura un po' sconcertante, ma devo ammettere che non mi sono pentita di averlo preso. anche se ho tanti dubbi sul secondo volume. di cosa dovrebbe parlare?
*attenzione agli spoiler!* nina stardust non è la storia di nina. ma di stardust, ovvero di hoshikuzu, che significa per l'appunto polvere di stelle. hoshikuzu non è hoshikuzu fin dal principio, anzi, all'inizio rischia di non essere proprio niente, perché è soltanto un robot gettato nell'immondizia al quale sta finendo la batteria. fine della batteria, fine della sua memoria e della sua vecchia vita. rischia persino di essere smembrato e rottamato, ma con furbizia molto poco da robot riesce a scappare in tempo.
i robot non sono la sola cosa strana in questa storia, anzi. in cielo spesso si perdono i channa - o teste di serpente - che sono degli enormi e orribili pesci volanti. nina è una ragazza che vuole evitare che il channa che è stato avvistato mentre riceveva una dichiarazione d'amore (che non l'ha mica poi tanto sconvolta...) venga abbattuto dall'esercito. qui i motorini volano e si portano appesi alle spalle come zainetti, e i channa sono ghiotti di una strana pappa per la quale perdono completamente la testa. per mangiare l'esca che ha nina, il channa inghiotte pure lei e la risputa in una discarica dove trova un robot decapitato (è caduto dalla luna!), lo rimette a posto e accetta di diventare la sua maestra. da adesso hoshikuzu è davvero hoshikuzu.
il resto dei capitoli racconta episodi della vita di nina, di hoshikuzu e di taihei, il fidanzato e poi marito di nina.
surreale e assurdo, il racconto si dipana tra pesca, fancazzismo, sole e luna parlanti, un biglietto della lotteria vincente, stelle e poi un'isola in cielo dalla quale si vede il mare. dalla quale nina e taihei vedranno il mare per sempre, mentre hoshikuzu capisce per fortuna appena in tempo che l'unico modo per far continuare a vivere nina è non dimenticarla, non smettere mai di cambiare le batterie.
bizzarro è l'unico termine che mi viene in mente senza paura di sbagliare per definire questo fumetto, ma un numero è davvero troppo poco. non mi ha presa come aveva fatto ran all'inizio, ma devo ammettere che mi piacciono molto i disegni e sopratutto mi sta simpatico il robottino, che dietro l'aspetto di un ragazzino discolo nasconde il grandissimo dolore di dover vivere una non vita senza poter mai crescere, senza risparmiarsi mai il dolore di veder andare via quelli a cui ha voluto bene.
consigliato sì, ma solo a chi non vuole qualcosa di convenzionale, perché è un manga molto molto sui generis.
molto meno folle (ma anzi, assolutamente non folle! diciamo pure la fiera delle banalità?) è storia di un viaggio a parigi, del quale aveva accennato a qualcosa quando avevo visto l'anime (ne parlavo qui) e potrei tranquillamente riportare tutto per quello che riguarda il manga: carino sì ma.
parigi, diciannovesimo secolo. galleria du roy, una sorta di strada con tutti i negozi di artigianato e simili che da generazioni vengono gestiti sempre dalle stesse famiglie. nel negozio di insegne della famiglia claudel arriva yune, una ragazzina giapponese minuscola e dannatamente carina, età sconosciuta, passato sconosciuto, cosacacchiocifaituaparigi sconosciuto. yune inizia a vivere con oscar, il nonnino buono e freak che ama viaggiare e fare il mollicone nonostante la veneranda età e claude, il nipote, biondo, carino, vagamente con i paraocchi e - all'inizio - per nulla contento della presenza di yune nella bottega.
altro personaggio che muove le fila della vicenda è alice, la tipica ragazzina viziata, ricca e boccolosa, con una fissazione per il giappone e una stressante tendenza a fare i capricci e a ottenere sempre quello che vuole.
blabla sulle differenze culturali giappone-francia, tra yune che è buona e pura come un giglio e claude che è il solito stronzo ossessionato dal lavoro e smaliziato quanto basta per non farsi fregare dal primo venuto.
poi quanto è carina yune, quanto si sta ammollando claude davanti a lei, quanto è antipatica alice eccetera. insomma, come dicevo per l'anime, spessore psicologico zero, storia che si fa leggere per la leggerezza e la carineria dei personaggi, ma profondità zero. e al momento anche la trama è abbastanza piatta. si spera che migliori andando avanti ma in ogni caso se siete amanti del kawaii prendetelo anche solo per i disegni. yune è la quintessenza della pucciosità.
ah. anche stavolta j-pop ha deciso che se un manga è shoujo o shounen lo decidono loro pescando a sorte la paglietta. storia di un viaggio a parigi è segnato come shoujo ma è uno shounen. non è che uno shounen non può avere disegni carini o deve per forza avere la sua dose di cervella schizzate e tetteculi per essere uno shounen. tanto per puntualizzare.
Ho preso Nina Stardus attirato dai disegni (e da qualche recensione letta in giro) e devo dire che mi è piaciuto molto... in un punto (puoi immaginare quale) mi ha anche commosso!
RispondiEliminaColgo l'occasione per farti i complimenti per il blog, che lurko da un po' e che mi piace molto :-)
Orlando
ha commosso anche me! sono molto curiosa di leggere il prossimo numero, anche se ammetto che mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. però è stata una bella sorpresa!
Eliminagrazie mille per i complimenti e sopratutto per il commento, sono felice per i lurkatori ma molto più per chi mi scrive qualcosa qui ^^
mi piacerebbe provare nina (e dreamin sun!) ci farò un pensierino. Storia di un viaggio a Parigi mi è piaciuto ma sono anche io dell'idea del "carino si ma..." comunque per il momento lo continuo!
RispondiEliminadreaming sun sopratutto è davvero sfizioso!
Eliminastoria di un viaggio a parigi è arrivato al secondo numero, quindi diciamo che oltre a questo per ora non possiamo andare XD
Ho prenotato Nina Sturdast, ma cerdo di poterlo leggere solo a fine mese quando farò una toccata e fuga a casa.
RispondiEliminaQuindi, per non rovinarmi la lettura, hob saltato la recensione.
Non vedo l'ora di leggerlo.
buon ritorno a casa e buona lettura ^^
EliminaNina Stardust sembra carinissimo *__*
RispondiElimina(Arale leggilo, prima o poi, che l'è fantastico e buffissimo *w*)
a me arale mi piacerebbe parecchio leggerlo... però non ci ho mai capito niente delle edizioni italiane. cosa devo recuperare? dove lo trovo? eccetera eccetera.
Eliminainsomma, i soliti casini. però magari se invece di ristampare l'ennesima volta dragonball ristampassero questo qui... lo prenderei al volo!
Oh! Storia di un viaggio a Parigi! Avevo iniziato l'anime ma l'ho interrotto :/ in genere vado fino in fondo anche se le serie non mi fa impazzire, quindi penso che questa la riprenderò prima o poi (quando cercherò qualcosa di tenerello da guardare per ammazzare il tempo)ma...non mi ha detto più di tanto. Mi sa proprio che per il manga passo u.u
RispondiEliminaNina stardust sembra simpatico! :)
se non ti ha preso l'anime in effetti non ti consiglierei il manga a meno che non lo trovi usato o in scambio. ok, è carino, ma c'è di meglio, tipo nina stardust, anche se è abbastanza folle e molto diverso dai canonici slice of life.
Eliminaspero di leggere presto il prossimo volume, sono curiosissima >_<
credo che seguirò il tuo consiglio xD anche perchè i disegni dei volti non mi ispirano nemmeno tanto (poi magari sono più carini all'interno...non saprei). In genere non sono affatto schizzinosa per quanto riguarda i disegni, ma se non mi dice nulla nemmeno la trama allora ciccia u.u
EliminaAllora aspetto un tuo commento sul prossimo volume ;)
arriverà sicuramente, c'è qualcosa di questa storia che mi piace, anche se nel complesso è banale. forse l'ambientazione, forse i personaggi... boh! XD magari con la lettura del prossimo riuscirò a capirci qualcosa in più e a farmi capire meglio da voi XD
EliminaXD sarà proprio uno di quei casi in cui "non importa quello che racconti ma come lo racconti" allora ^^
EliminaNina stardust è un gioiellino, come quasi tutto ciò che sforna la rivista Harta (ex-Fellows). Spero pubblichino più manga da quella rivista, e fin'ora tra i giorni della sposa, gisele alain, il mondo di ran e Nina sturdust, non me ne perdo uno ^^
RispondiEliminae speriamo che ci portino altro di simile! sono i migliori manga che hanno pubblicato da anni!
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